Negli ultimi decenni si riscontra un progressivo aumento dei disturbi del tono dell’umore. Si stima che 4 italiani su 10 ne siano affetti.
Il disturbo dell’umore ha raggiunto un aumento significativo negli ultimi anni tra la popolazione italiana.
La depressione rappresenta uno stato psicologico complesso caratterizzato da ansia, mancanza di fiducia in se stessi, senso di insicurezza, malinconia, apatia e disinteresse verso il futuro e la vita sociale. Questi sintomi possono influenzare profondamente il modo in cui una persona vive e si relaziona con gli altri.
Gli episodi depressivi possono manifestarsi in modo isolato per lunghi periodi, mentre in altri casi diventano più frequenti con l’età.
Nei casi più gravi, la depressione può portare a pensieri suicidi e può anche essere accompagnata da attacchi di panico e altri disturbi psicologici come l’anoressia nervosa e la personalità borderline.
Gli studi indicano che la componente genetica può aumentare il rischio di sviluppare questa condizione, soprattutto tra i figli di genitori depressi.
Recenti ricerche suggeriscono che l’uso prolungato di farmaci antidepressivi potrebbe contribuire alla cronicizzazione dei sintomi e causare problemi di astinenza e infiammazione dopo circa 12 settimane di trattamento. Inoltre, alcune sindromi depressive sono associate a riattivazioni virali già presenti nell’organismo.
Una terapia promettente per i casi lievi di depressione sembra essere l’Ossigeno-Ozonoterapia che agisce stimolando la produzione di endorfine e BDNF, una neurotrofina che aiuta a stabilizzare l’umore.
Il protocollo di trattamento prevede 2 sedute settimanali per un totale di 12 sedute, seguite da sessioni di mantenimento ogni due/tre mesi.
I risultati ottenuti suggeriscono come l’Ossigeno-Ozonoterapia possa rappresentare una valida alternativa per coloro che cercano soluzioni terapeutiche complementari e senza effetti collaterali alla gestione della depressione.